Saturday 12 May 2012

Aiutare a far crescere un figlio bilingue (consigli per i genitori :-)


Vorrei dividere con voi quest'articolo: 
Ecco il secondo articolo tratto dal sito Between Us Bilingual diEwa N. Come avevo annunciato nell’altro post dedicato al biliguismo questo articolo è più leggero e da anche consigli per i genitori che vorrebero vedere il figlio crescere bilingue. L’articolo in originale èhttp://between-us-bilinguals.webs.com/apps/blog/show/2669836-sink-or-swim.  Nel precedente articolo Ewa ci ha spiegato cosa vuol dire essere bilingue,
qui ci racconta un’esperienza di vita vissuta..
Mio papà ha sempre avuto le sue idee su come educarci. Quando ha deciso di insegnarmi a sciare, mi ha portato sul più bel discesone della zona, siamo saliti… e gia mi trovavo a sfrecciare come un missile giù dalla montagna Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !!! Ci sono voluti 10 anni prima che mi mettessi gli sci ai piedi una seconda volta. Quando ha deciso che dovevo dare una ritoccata al mio inglese mi ha mandato ad Hastings, dove sono stata per tre settimane in casa. Avevo 14 anni e il mio inglese era davvero basico, e mi sono ritrovata all’estero da sola per la prima volta. Non è stato cosi terribile tutto sommato, ma chiamo questo approccio “nuota o annega” per una ragione.
Gli educatori distinguono tra “submersion” e “immersione” (qui sono andato in crisi con la traduzione NdT :-) come metodo per insegnare una seconda lingu. Una immersione nella lingua usa il linguaggio L2 (seconda lingua) come strumento per insegnare, circondando lo studente nella seconda lingua. Immersioni totali sono rare, di solito soltanto una parte della pagina e fatta in L2 e la rimanente in L1(lingua madre). La Submersione (aiuoooo travatemi un termine in itaiano!! ) è quando degli studenti la cui capacità nella L2 è limitata sono piazzati in una classe dove la L2 è la lingua di insegnamento. Non ci sono programi speciali per superare le barriere linguistiche, poichè il loro linguaggio nativo non è proprio considerato nella classe. Il caso più comune è ovviamente quello degli immigrati, per esempio una famigli inglese in Italia. 
Una submersion totale, specie nei bambini la cui abilità nell lingua madre non è ancora sviluppata al 100% può far scattare un processo di approssimazione della lingua madre in favore della lingua parlata nella nuova nazione. E’ ruolo quindi dei genitori far vedere ai propri figli che la lingua madre è ancora imporante e necessaria anche se vivono in italia. Hanno bisogno di trovare argomentazioni, perchè se il bambino si mette in testa che l’inglese è inutile i miglioramenti saranno lenti.
La lingua madre non deve essere considerata superflua o inutile socialmente. E’ vero che la vita mette alla prova gli ideali e quindi i genitori stessi non devono dare l’impressione che la lingua madre li renda malvoluti o addirittura inferiori. Non bisogna ovviamente creare il noi poverini contro un “loro” privilegiati, come invece può capitare alle famiglie durante i primi mesi. I bambini non devono se possibile scegliere tra amici italiani o amici inglesi o lezioni italiane o inglesi. Devono sapere che entrambe sono equalmente importanti.
Per evitare il deterioramento della comptenza linguistica dovuta alla submersione, i figi devono avere dei costanti input nella lingua madre: devono sviluppare vocabolario, leggere, saper far spelling, anche se tutto sembra un doppio lavoro. Dovrebbero saper discutere ogni materia (matematica, geografia, storia) tanto in inglese quanto in italiano. I genitori possono studiare tanto coi figli o mandarli in qualche dopo scuola in inglese, dove i figli possono partcipare una volta a settmana.

Bilinguismo: Altri consigli per i genitori:

  • Scrittura: Fate che i vostri figli scrivano lettere a casa ai propri amici o nonni, descrivendo la vita di tutti i giorni, la scuola, piatti locali … questo per allenare l’abilità nello scrivere e migliorare il vocabolario.
  • Vocabolario: quando aiutate i vostri figli nei compiti, spiegategli i concetti in inglese.
  • Leggere: fateli leggere nella loro lingua madre, fate in modo che vi raccontino delle storie. Ancora meglio se leggono fiabe del luogo d’origine
  • Parlare e ascoltare: trovate un gruppo dove si può interagire con altri bambini della stessa nazione
Sembra un lavoraccio… un po forse lo è ma vale tutto!! Fate in modo che si divertano